Le Ferrovie hanno deciso di effettuare a Milazzo la riqualificazione della nuova stazione ferroviaria. Ben 4 milioni e 200 mila euro per intervenire sia all'interno ma anche nelle aree esterne, operando anche un adeguamento dell'accessibilità ferroviaria che rientra in un programma di manutenzione straordinaria di una dozzina di stazioni siciliane, ma che vedrà gli interventi più importanti proprio nella città del Capo e a Palermo.
Le premesse del restyling era state avviate e confermate nel dicembre 2020 nel corso di una riunione in videoconferenza avuta tra il sindaco Midili e l’assessore Romagnolo con i rappresentanti di Ferrovie. In quell’occasione l’Amministrazione aveva chiesto più attenzione nei confronti della stazione che da sempre vive delle criticità importanti come la mancanza di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’assenza di servizi (bar, nuovamente chiuso dopo essere stato aperto per poco tempo), Punto informativo e assistenza ai viaggiatori.
L’appalto secondo il cronoprogramma è fissato entro giugno. Le opere che, verranno poste in essere nei prossimi mesi, riguardano la rifunzionalizzazione del fabbricato viaggiatori rendendo funzionali biglietteria automatica, monitor, punto informativo (e anche punto ristoro), l’ottimizzazione dell’abbattimento delle barriere architettoniche, compreso l’inserimento di ben 3 ascensori e di nuovi percorsi tattili per non vedenti ed ipovedenti, oltre alla sistemazione del sottopasso e di tutta l’area frontistante l’accesso (piazza) anche per una migliore fruizione del trasporto pubblico locale. Sarà anche potenziato anche il sistema di illuminazione.
“Le stazioni dovranno rappresentare il cuore delle smart city del futuro – afferma il sindaco Midili – e quindi questi investimenti da parte di Ferrovie italiane sono fondamentali per sostenere interventi infrastrutturali e di contesto urbano in una città come la nostra che oltre ad avere un proprio ruolo turistico è la porta d’accesso alle Eolie. La nostra stazione, che da un trentennio ha lasciato il centro cittadino, è rimasta nella nuova sede, una realtà anonima, isolata dal contesto urbano e ciò ha rappresentato sicuramente un gap. Ritengo che con questi interventi possa tornare ad essere un luogo di aggregazione e un centro di utili servizi e funzioni”.
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