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Milazzo, sui rapporti Comune-Autorità portuale. Interrogazione del consigliere Foti



Sono passati circa tre mesi da quando 5 consiglieri di minoranza, auspicando alla condivisione delle forze politiche, avevano chiesto una seduta straordinaria di consiglio comunale per affrontare le priorità del porto e conoscere i programmi del presidente dell’Autorità di sistema Mario Mega, oltre che il completamento della banchina XX Luglio e il Piano regolatore del porto da anni in freezer, domandando anche della recinzione del molo Marullo e su certi finanziamenti messi a disposizione della progettualità portuale milazzese, di “certi” 47 milioni di euro.

Ed è passato ancora meno tempo, una manciata di giorni, da quando sull’argomento si è posto dalle domande, l’ormai noto, Franco Arcoraci, nel corso della sua trasmissione Amara Terra Mia, che ha affrontato sia l’argomento Ecoporto che la citata recinzione che più che fare sicurezza, ostacolerebbe le belle passeggiate ai cittadini.











Sembrerebbe che in consiglio non si sia arrivati ad una programmazione chiara e definita perché, a prendere la parola sull’argomento, oggi durante i lavori in aula il consigliere comunale Antonio Foti in reazione alle recenti dichiarazioni del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto Mario Mega.

In particolare in un’ interrogazione al primo cittadino, chiede in primo luogo se l’Amministrazione ha inoltrato, presso gli Uffici della nuova Autorità di Sistema, una specifica richiesta riguardante l’utilizzo e la fruizione delle aree portuali, riferendosi alla rifunzionalizzazione del Molo Marullo. E, in secondo luogo chiedendo se la stessa, ha avuto confronti specifici con i vertici e gli uffici della nuova Autorità Portuale riguardo l’eventuale e futura redazione, sulla base della normativa vigente, del nuovo Piano Regolatore del Porto di Milazzo. Anche per il consigliere urge una nuova fase programmatica e progettuale sullo sviluppo del porto con la ripartenza dei lavori delle Banchine XX Luglio e la riqualificazione del Molini Lo Presti. ©


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