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Nasce Avola Rum: il primo rum siciliano prodotto a Fondachello



Ritorna in Sicilia il distillato di canna da zucchero locale. Che si potesse produrre rum sul territorio nazionale non lo sapeva nessuno, tranne Corrado Bellia, direttore del Consorzio della Mandorla di Avola e appassionato ricercatore. A lui si deve la riscoperta della canna da zucchero sul territorio siciliano, poiché la materia prima per il distillato dei Caraibi giunse nell'isola grazie agli arabi nell'800 e trovò per secoli un utilizzo redditizio come fonte di zucchero. Dismessa nel 1600, a causa dei cambiamenti climatici e della scarsità di acqua, fu mantenuta ad Avola, nelle proprietà dei Marchesi Pignatelli d’Aragona Cortes, dove il succo della canna veniva impiegato nella produzione di zucchero ma anche di rum. La produzione nella cittadina barocca è proseguita fino a fine Ottocento e poi si è interrotta.

A riportarla in vita, due secoli dopo, il progetto di Corrado Bellia, che seguendo le tecniche descritte nel 1878 dal botanico Giuseppe Bianca, ha deciso tre anni fa di recuperare la tradizione più autentica di rum italiano. Ecco così apparire le prime piantagioni di canna da zucchero, che in questi mesi hanno dato vita alla prima produzione, in commercio da giugno 2021, presentata in questi giorni in Sicilia.

“Il progetto ce lo avevo nel cuore da 16 anni, poi finalmente ho trovato i terreni e avuto la possibilità di riportare in vita questa coltivazione e la produzione del rum in Sicilia, lì dove è sempre stata, nel territorio di Avola. Sono orgoglioso di questo prodotto che si unisce alle altre eccellenze della nostra isola e del territorio, come le pregiate mandorle e il vino Nero d’Avola”, ha detto emozionato Corrado Bellia, durante la presentazione. “La prima produzione conta 200 bottiglie ma siamo già pronti ad agosto a lavorare altri ettari di canna da zucchero, così da arrivare a Natale ad un migliaio di bottiglie” ha aggiunto Bellia. Accanto a lui c’erano gli altri protagonisti di questa produzione visionaria nel panorama dei distillati made in Italy: Giovanni La Fauci, titolare e maestro distillatore della storica Distilleria Giovi, i consulenti Leonardo Pinto, tra i massimi esperti di rum in Italia, e il bartender e consulente del mondo beverage Mattia Cilia. Ad affiancare Bellia anche il bartender Enzo Midolo, coproprietario del Don Beach Tiki Bar di Avola.

Una produzione con un grande potenziale, se si pensa all’unicità del progetto: Avola Rum nasce dal succo della canna da zucchero italiana, un rum agricolo, anche se la denominazione non si può ufficialmente usare in etichetta in quanto protetta e riferita solo ai rum di produzione nei territori francesi e nella Regione Autonoma di Madeira.

La distillazione in rame con metodo discontinuo, è affidata alla Distilleria Giovi che si trova a Fondachello (Me), un’impresa familiare che fa distillati di qualità da 40 anni. Il distillato dopo qualche mese di riposo, è imbottigliato al 52%. “Ha una aromaticità morbida ed intensa, è perfetto per il consumo da solo ma anche in un Ti’ Punch estivo. Piacerà agli intenditori sempre più alla ricerca di rum di nicchia” ha spiegato Leonardo Pinto nel corso della degustazione. L’acquisto può essere effettuato online sul sito www.avolarum.it al prezzo, per la bottiglia da 500 ml, di 97 euro.

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