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Nel mese di luglio in Italia 1,17 milioni di nuclei familiari hanno beneficiato di RdC/PdC

Aggiornamento: 10 set 2022



Nella corsa mondiale all’approvvigionamento dell’energia, quali prospettive ci avviamo ad intravedere consultando gli ultimi dati Istat disponibili sull’andamento dell’economia italiana (Luglio 2022) e quelli Inps dell’ Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza che si riferiscono allo stesso mese.


Nonostante una moderata flessione (112 dollari al barile da 123 di giugno), il prezzo del petrolio a luglio è rimasto su livelli elevati rispetto ai valori di inizio anno e  nello stesso mese, a causa dei tagli alle forniture provenienti dalla Russia,  le quotazioni del gas naturale hanno segnato una forte crescita in Europa (171 euro/mwh da 106 di giugno).


Seppure lo scenario internazionale è contraddistinto da segnali di decelerazione dell’attività economica ed una elevata e diffusa inflazione, nell’area dell’euro, in controtendenza con le maggiori economie internazionali, il Pil nel secondo trimestre è cresciuto dello 0,7% (in Italia è cresciuto dell’1%), a giugno, la disoccupazione per la media dell’area si è stabilizzata al 6,6% e le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,2%.


La nota mensile Istat (mese di luglio 2022) sull’andamento della economia italiana, evidenzia una crescita dell’attività economica tra i mesi di aprile e giugno che si è riflessa anche sul mercato del lavoro che a giugno, ha registrato un diffuso miglioramento, con un effetto di trascinamento sull’intero secondo trimestre. L’aumento dell’occupazione, si legge nella nota,  rispetto al mese precedente (+0,4%, pari a +86mila unità), trainato dalla componente dei dipendenti permanenti (+0,8%, +116mila unità), ha portato il tasso di occupazione al valore massimo dal 1977 (60,1%) e si è accompagnato a una riduzione sia della disoccupazione (-0,2%, -4mila unità) sia degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, -91mila).


Guadando da vicino il report trimestrale INPS del 30 agosto 2022, Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza sui percettori di almeno una mensilità di Rdc/PDC, risulta che, nell’anno 2019 i nuclei beneficiari sono stati 1,1 milioni ( 2,7 milioni di persone coinvolte), nel 2020, 1,6 milioni (3,7 milioni di persone coinvolte) e nel 2021quasi 1,8 milioni ( con poco meno di 4 milioni di persone coinvolte).   

Un dato in esponenziale aumento considerato che a luglio 2022 sono 1,17 milioni i nuclei a beneficiare di RdC/PdC (1,05 milioni RdC e 117mila PdC), per 2,49 milioni di persone coinvolte (2,36 milioni RdC e 132mila PdC), con un importo medio di 551 euro. 

Anche se, un dato in diminuzione rispetto al numero registrato  nei primi sette mesi (gennaio-luglio) del 2022 quando sono stati 1,61 milioni i nuclei a beneficiare per un totale di 3,52 milioni di persone coinvolte.


Nello specifico la platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta, ritornando a luglio 2022, da 2,17 milioni di cittadini italiani, 226mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE, 88mila cittadini europei, 5mila familiari delle precedenti categorie o titolari di protezione internazionale.

Per i nuclei con presenza di minori (365mila, con 1,3 milioni di persone coinvolte), l’importo medio mensile è di 682 euro, e va da un minimo di 590 euro per i nuclei composti da due persone a 742 euro per quelli composti da cinque persone.

 I nuclei con presenza di disabili sono quasi 197mila (con 442mila persone coinvolte). L’importo medio è di quasi 490 euro, con un minimo di 382 euro per i nuclei composti da una sola persona a 702 euro per quelli composti da cinque persone.

La distribuzione per aree geografiche relativa vede 443mila persone beneficiarie al Nord, 340mila al Centro e oltre 1,7 milioni nell’area Sud e Isole.


Aspettando la data del 30 settembre, quale prossima diffusione Istat, non si sottovalutano comunque i dati, seppur provvisori (luglio 2022) del report Istat F!ash “ Occupati e disoccupati”, secondo cui a luglio 2022, rispetto al mese precedente, a diminuire sarebbero sia gli occupati sia i disoccupati, mentre a crescere sarebbero gli inattivi. In particolare, restando stabile il numero di occupati sopra i 23,2 milioni si registrerebbe, pur tuttavia per la prima volta da agosto 2021, un lieve calo e forse in anticipo a quello che potrebbe determinarsi dall’effetto del caro energia sulle attività economiche. Tornando allo studio provvisorio, rispetto a luglio 2021, l’incremento di oltre 460mila occupati è determinato prevalentemente dai dipendenti che, a luglio 2022, ammontano a oltre 18 milioni 200 mila ( la componente a termine invece, in particolare, raggiunge il valore più alto dal 1977). In generale il tasso di occupazione scenderebbe al 60,3%, quello di disoccupazione al 7,9% e il tasso di inattività salirebbe invece al 34,4%.





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