Parcheggio salita Papardo, Biancuzzo: "Una trappola per pedoni e mezzi in transito"
- Maria Salomone
- 21 gen
- Tempo di lettura: 3 min
I cittadini lamentano disagi causati dal restringimento dell'arteria viabile.
Polemiche e lamentele sui parcheggi di interscambio pressi Consolare Pompea, salita Papardo. Difficile il passaggio dei veicoli ma anche dei mezzi di soccorso. Preoccupazioni anche per il fluire e ristagnare delle acque piovane in più punti lungo la careggiata.
"Come in altre zone cittadine, codesta strada nasce dalla copertura del torrente Sperone-Papardo e, da quando ci sono i parcheggi, le acque stagnanti sono apparse, senza capire cosa sta accadendo sotto al torrente" - spiega Mario Biancuzzo, responsabile Udc VI Municipalità del Comune di Messina.
"La criticità che emerge nella zona citata si aggrava alla luce delle recenti progettazioni imprenditoriali come la realizzazione di un nuovo punto di ristorazione di Mc Donald's che verrà presto costruito lungo l'artería gia ad alta densità di traffico, anche per la presenza della sede universitaria molto frequentata, presso Sperone. Non occorre essere scienziati o statisti - sottolinea il politico -, per comprendere che al territorio ed ai cittadini occorre dare soluzioni ai problemi, piuttosto che crearne dei nuovi".
"La zona di Sperone, della salita Papardo, e della stessa Consolare Pompea, è fortemente transitata da residenti, studenti, lavoratori dell'Università e dell'ospedale Papardo, e presto si aggiungerà un nuovo presidio ospedaliero dello 10MI con un incremento di utenza che si riverserà in un'area già tanto penalizzata, quanto invivibile".
"Pertanto, si chiede una rivalutazione dell'intera zona interessata da un parcheggio di interscambio che ha reso finora problemi di viabilità e vivibilità a tanti concittadini, per non parlare dei pericoli come in caso di calamità terremoti-tsunami, oltre al danno subìto, da chi per motivi di salute deve raggiungere agevolmente il Pronto Soccorso dell'ospedale Papardo, senza trovarsi imbottigliato, stretto in un vicolo ad una sola corsia, senza asse di emergenza, a rischio della propria e altrui incolumită".
"Quindi, si reclama urgentemente in nome e per conto dell'intera cittadinanza la rimozione di tali parcheggi di "interscambio al nulla", per ripristinare l'adeguata larghezza della salita Sperone, favorendo la viabilità, snellendo il traffico quotidiano e magari preoccupandosi delle condizioni del manto stradale, aggiustando quel tombino oramai famoso che attende da quasi un mese di essere riparato, piuttosto che essere divenuto una trappola per pedoni e mezzi in transito".
"I messinesi chiedono chiaro e forte l'eliminazione delle barriere architettoniche, vedi il Pedaggio di Ponte Gallo, casello illegittimo e vergognoso da oltre 52 anni.
Occorre, in vista della Legge approvata per la costruzione del Ponte celle Stretto, fluidificare la viabilità e rendere le strade sicure perché larghe ed agibili, piuttosto che lavorare a chiudere il fransito di tante strade che vengono ristrette e dimezzate con nuove barriere denominate parcheggi o piste ciclabili...modifiche viatic che restano incomprese e non fruite, luoghi fantasma, vuoti che di fatto limitano il diritto alla libertà di movimento, con lo spreco di utili risorse che andrebbero spese per realizzare opere sensate e la manutenzione delle strade cittadine, finchè Lor Signori ci consentirete di percorrerle, ma certamente stante le cose, in assenza di Sicurezza e in barba a tanti diritti violati (salute, sicurezza, libertà di movimento, ecc.).
Bisogna considerare che tapte attività commerciali dovrebbero essere collocate in modo razionale ed omogeneo nel territorio cittadino, per cui si suggerisce di prendere in esame la zona nord della cittá come quella che va da Tono a Ponte Gallo, quella zona afflitta e penalizzata dal Pedaggio della Vergogna, che ha diviso Messina, emarginando una porzione del territorio ancora unificata in un enorme ed assurdo quartiere, il più grande di İtalia, scelta scellerata quanto iniqua ed illegittima, municipalita n. 6 comprensiva di bellissimi villag ți rivieraschi e collinari, di fatto senza servizi ed attività commerciali, località svuotata, priva di Scuole, Guardia medica, presidio dei Vigili del Fuoco, presidio dei vigili urbani, sede universitaria, uffici postali, bancari, centri commerciali, distributori di benzina, piccole e medie imprese, per non parlare di segnaletica carente tanto e come la pubblica illuminazione, e tante altri beni e servizi assenti
Per non parlare, che servirebbe confrontarsi con il progetto del Ponte per capire come migliorare e ripensare e riprogettare razionalmente tutte le zone comprese nell'area nord della città, onde evitare di spendere e spandere denaro pubblico, dovendo poi smontare tutto, perchè con il ponte tutto cambia in città, finalmente.
Tanto c'è da fare, ma indubbiamente non serve operare in modo miope, ed anacronistico; la città di Messina merita altro ed i messinesi sono stanchi per tutto quello che manca e che c'era e ci è toltó!!!
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