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Pensieri su Messina-Fidelis Andria: la rosa dell'anno scorso avrebbe fatto tanto peggio?


Lento, macchinoso, senza idee, senza carattere, senza anima. Questi e molti altri ancora potrebbero essere gli aggettivi da conferire ad una squadra che ormai non ha la più pallida idea di come scendere in campo. Tutti colpevoli, dagli interpreti in campo all'allenatore, passando per una dirigenza latitante, assente, che non comunica chiaramente con i propri tifosi, silenzio stampa arrivato nel momento più buio della stagione, momento proprio in cui la gente ha bisogno di risposte. La società appare distante, dall'esterno questo Messina sembra essere orfano di una figura dirigenziale che possa prendere le redini della situazione nei momenti complicati, una personalità che riesca a tutelare giocatori e staff tecnico nelle difficoltà. Sciotto ha sicuramente delle colpe, una tardiva programmazione estiva sta influendo parecchio sull'andamento di questa stagione, ma detto francamente, ad oggi non sembra essere tutto demerito del numero uno giallorosso.

Lo Monaco e Argurio questa volta hanno evitato di utilizzare come parafulmini con i giornalisti il povero Ezio Capuano che ha si delle colpe, e storpiando leggermente il suo curioso virgolettato espresso nel pre-Fidelis possiamo dire che: un bravo chef non può cucinare gourmet se ha a disposizione cibo di scarsa di qualità. E questo Messina di qualità ne ha veramente poca.

L'allenatore campano si ostina ad utilizzare un 3-5-2 poco consono alle caratteristiche degli interpreti a disposizione, la squadra si dimostra senza idee, senza anima, difesa ai limiti della decenza con attacco e centrocampo con poca lucidità. La sfida contro la Fidelis Andria con cui fino a 48 ore fa si condivideva il penultimo posto in classifica doveva essere lo spartiacque della stagione, invece è buio profondo: 12 punti in classifica e zona salvezza lontanissima. Alla luce dei numeri Capuano non ha fatto niente di più rispetto al suo predecessore Sullo; il fallimento tecnico di una squadra mal strutturata è evidente e ciò che per i tifosi doveva essere un piacevole ritorno nel calcio che conta, si sta dimostrando un vero e proprio incubo, non destinato a terminare, almeno nel breve termine.

Servono importanti rinforzi nella finestra invernale di mercato se non si vuol far naufragare ulteriormente una barca che fatica ad occhio nudo a stare a galla.

A questo punto è lecito chiedersi: Alla luce delle scarse prestazioni fornite da molti calciatori, alcuni degli interpreti della scorsa stagione che hanno contribuito alla promozione, sarebbero stati utili alla causa anche in serie C?

Citando Foggia, Addessi, Lo Masto, Cretella o Sabatino, tutta gente che ha abbandonato lo stretto per svariati motivi: in primis perchè molti dei nomi sopracitati probabilmente non erano considerati all'altezza di affrontare una Lega Pro, a tutto ciò va sommato che la neo-dirigenza giallorossa ha deciso di intraprendere la strada della rifondazione totale dal punto di vista tecnico. Tuttavia, sicuramente alcuni dei calciatori che l'anno scorso hanno vestito la maglia biancoscudata non avrebbero fatto peggio di coloro che quest'anno sono stati ingaggiati per affrontare un campionato professionistico.

Ovviamente non scopriremo mai la risposta al quesito precedentemente posto, ciò di cui adesso necessita questo Messina è di uno scossone che possa rinvigorire il valore della rosa (nuovi acquisiti) e una società presente.

I tifosi chiedono troppo?


Foto: ACR Messina facebook

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