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Riparte la Serie A, ecco l'analisi delle squadre




L'attesa è finalmente finita, oggi inizia la nuova stagione della Serie A TIM 2021-22.

Allenatori arrivati, andati, tornati (...e talvolta arrivati e andati, vedi la situazione Gattuso-Fiorentina), bandiere ammainate e nuovi avventure che rappresentano il sogno o l'obiettivo di una vita: facciamo il punto sui possibili obiettivi stagionali.


Sicuramente le pretendenti per la vittoria dello Scudetto possono raffigurarsi in Inter, Juventus, Atalanta e Milan.


I campioni in carica hanno vissuto un'estate paragonabile ad una montagna russa: Conte, a causa della mancanza di un progetto sostenibile a livello economico, abbandona provocando gli addii a catena di Hakimi e, nello stupore generale dopo i ripetuti messaggi d'amore verso i tifosi, di Romelu Lukaku che ritorna nuovamente al Chelsea Supercampione d'Europa. La dirigenza punta su Inzaghi che può contare sugl'innesti di Calhanoglu, Dumfries e Dzeko.


La Juventus dopo le parentesi Sarri e Pirlo ritrova Max Allegri che riparte da una rosa che conosce in gran parte, a cui si aggiunge l'acquisto di Manuel Locatelli dal Sassuolo; l'obiettivo è sicuramente ritrovare un po' più di cinismo perso nelle ultime stagioni per dare spazio al bel gioco, raramente visto però.


L'Atalanta di Gasperini fa plusvalenze inglesi, con le cessioni al Tottenham di Gollini e Romero, sapientemente sostituiti con Musso e Demiral; dopo l'ennesima qualificazione in Champions e gli schemi già rodati, il sogno Scudetto non sembra più una follia.


Il Milan di Pioli ha perso pedine importanti, causa scadenza contratto, come Donnarumma e Calhanoglu, approdati rispettivamente al PSG e ai cugini dell'Inter. La programmazione della rosa ha visto le conferme di Tonali e Diaz, con gli arrivi di Maignan e Giroud, che può portare esperienza internazionale causa ritorno in Champions.


Napoli, Lazio e Roma, invece si giocano in due posti per l'Europa League e la Conference League:


A Napoli, dopo l'addio al vetriolo di Gattuso, arriva Spalletti, che si ritrova parecchio materiale umano da poter gestire e plasmare. Unica croce per lui, che sembra stia diventando un abitudine è la situazione col capitano, Lorenzo Insigne, che ad oggi potrebbe decidere di abbandonare Napoli dopo questa stagione. Riuscirà il tecnico di Certaldo a disinnescare una situazione esplosiva?


La Lazio dopo l'abbandono di Inzaghi si affida a Maurizio Sarri, e ritrova Felipe Anderson oltre agli innesti di Lucas Romero ed Hysaj. Per Sarri sfida per niente facile, ma Immobile, Luis Alberto e Milinkovic-Savic possono risplendere al meglio nelle sue mani.


Dall'altra parte del Tevere invece, la situazione è strana ma allo stesso tempo "eccitante", con uno dei rivali più duri degli ultimi 15 anni si siede in panchina per guidare Zaniolo e soci: José Mourinho. Gli innesti di Shomurodov e Abraham fanno rimpiangere il meno possibile l'addio di Dzeko all'Inter, potrà lo Special One gestire al meglio una piazza che pretende e spesso critica senza dare il tempo di "decantazione"?



Per quel che riguarda la parte bassa della classifica, a fine stagione potremmo rischiare di vedere squadre come Venezia, Salernitana, Genoa ed in caso di partenza dei propri bomber potremmo rischiare di vedere Fiorentina e Torino, tutte squadre che potrebbero non trovare la loro dimensione tattica, anche a causa di lacune di organico.



Ai nastri di partenza, tutto è pronto...si parte.



Alessio Caruso

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