SANT’ANGELO DI BROLO, TESTIMONIANZE SUL CENTAURO GIUSEPPE CARUSO
- Marcella Ruggeri
- 2 ore fa
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Dopo l’incidente mortale a carico del centauro di Barcellona Pozzo di Gotto lungo il tragitto provinciale verso Sant’Angelo di Brolo, il 39enne Giuseppe Caruso lascia una moglie e tre figli in tenera età. La sua famiglia aveva già perso un piccolo di 8 mesi. Un dolore inconsolabile a cui si è intrecciata la tragedia che ha investito Giusepe, a causa di controverso incidente stradale dove sono state coinvolte due automobili. Un lutto al quadrato che ha spezzato un nucleo di congiunti e affetti consolidati.
«Se l’inaspettato si fa di nuovo vicino, tutti ci interroghiamo sul mistero del dolore nella gioia del Natale, che è pur sempre il Signore che viene a visitarci nelle nostre fragilità. Continueremo ad essere vicini ai familiari, cercando di accompagnarli nelle ore più buie. Che il Signore, che ha conosciuto il nostro patire, si faccia veramente presente e nel dolore delle lacrime porti la pace», commenta padre Santino Colosi, della parrocchia Santa Maria Assunta, esprimendo la vicinanza di tutta la comunità cristiana cittadina di fronte ad un lutto che lascia solo sgomento. Un giovane per bene, una famiglia gentile, come la descrivono nei tanti messaggi di solidarietà che inondano i social.
«Giuseppe e sua moglie stavano affrontando tutto con grande forza. Conoscevano veramente il valore della famiglia e ora si ritrova spezzata. Avevo già promesso loro di essergli vicino, e oggi lo sarò ancor di più», racconta con le lacrime agli occhi Giuseppe Crisafulli che, sebbene avesse conosciuto da poco la famiglia Caruso, era rimasto colpito dalla loro generosità e dal coraggio con cui vivevano la perdita del loro terzo figlio.








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