Speciale Franco - Franchitto
- Marcella Ruggeri
- 12 ore fa
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I “mostri” evocati da Nicolò Ammaniti in Io non ho paura diventano metafora dei criminali osservati dagli occhi di un bambino e riecheggiano nel sottotitolo del film Franchitto, diretto da Franco Arcoraci. Un’opera che riflette il percorso umano e professionale del regista, ex agente della Polizia di Stato per circa 25 anni nel Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il film, prodotto da RTM e disponibile su Amazon Prime, ha superato le 80mila visualizzazioni ed è stato celebrato insieme ai 62 anni di Arcoraci con una grande festa a sorpresa il 15 dicembre allo Shore di Milazzo, organizzata dalla moglie Giusy Venuti, artista e coautrice del progetto. Un evento carico di affetto e riconoscenza, che ha riunito amici, colleghi, autorità, artisti e professionisti del territorio peloritano.
Franchitto racconta il ritorno simbolico del protagonista nella sua città e lancia un forte messaggio sociale contro la mafia, a favore della legalità, della giustizia e dell’evoluzione civile. La narrazione valorizza il ruolo delle forze dell’ordine e il rapporto di fiducia con la comunità, senza ignorare le ambiguità e le difficoltà del contesto.
Le riprese hanno coinvolto diversi comuni del Messinese – Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Oliveri, Spadafora, Torregrotta e Messina – luoghi profondamente legati alla vita del regista. La sceneggiatura è firmata da Arcoraci, Giusy Venuti e dal compianto Mario Falcone.
Nel cast figurano nomi di rilievo come Vincent Riotta, Tony Sperandeo, Nando Morra, Turi Giuffrida, Francesca Rettondini, Guia Jelo e Rosario Petix, protagonista nel ruolo dell’assistente Franco D’Onofrio. Le musiche sono di Rosario Bella. Il film include anche esordi e partecipazioni speciali, tra cui quella del piccolo Antonio Franchina e della bambina Valeria Crea.
Franchitto si configura come un’opera dal forte valore pedagogico e culturale, capace di parlare “alla pancia” della gente e di trasmettere un messaggio di responsabilità civile. Arcoraci ringrazia chi lo ha accompagnato nel suo percorso umano e professionale, ribadendo l’importanza della memoria, della bellezza e dell’impegno quotidiano contro il male.
A suggellare il senso profondo del progetto, le parole del poeta Nino Lo Iacono, che celebrano la Sicilia come terra di luce, cultura, misteri e amore: un luogo difficile ma capace di nutrire e incantare chi la vive.
TG del 20/12/2025








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