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Villino Liberty Milazzo, Maisano (ScN): "Chiedo risposte scritte nei termini di legge e regolamento"

Maria Salomone

Nuovamente a galla, e quantomai attuale, la questione del villino Liberty, edificio di rilievo storico-culturale dei primi del '900 sito in via Cumbo Borgia a Milazzo. A riportare il caso sotto i riflettori il consigliere comunale Damiano Maisano, con una interrogazione scritta entro i termini di legge e di regolamento. La domanda è rivolta al sindaco, all'assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, all'assessore ai Beni Culturali, al dirigente del IV Settore “Ambiente e Territorio”, nonché al dirigente del VI Settore “Lavori Pubblici” e al segretario generale del Comune di Milazzo. Dodici i punti in trattazione.



La demolizione parziale era avvenuta a seguito di "lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento" intrapresi - come si desume dalla cartellonistica affissa - dalla Ditta Scolaro.


"Gli interventi in questione - spiega Maisano - sarebbero stati oggetto di denuncia di inizio attività (DIA) / segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Inoltre, giusta una nota stampa del Comune del 15 novembre 2024, diffusa sul sito istituzionale

dell’ente, si comunicava: “L’ufficio tecnico del Comune ha disposto la sospensione immediata dei lavori in corso nel fabbricato ad una elevazione di via Cumbo Borgia, avente caratteristiche storiche (stile Liberty), interessato ad un intervento di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo".

Nello stesso comunicato stampa, veniva chiarito che: “Il provvedimento, firmato dal dirigente Fabio Marino è giunto a seguito di un sopralluogo congiunto di tecnici del settore e

della polizia locale ed è motivato dalla necessità di operare ulteriori verifiche rispetto a quanto contenuto nel progetto che è stato approvato lo scorso anno, dopo l’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza".

Nello specifico, dal controllo sarebbe emersa una discrasia tra le operazioni in corso nel cantiere e quanto previsto dal permesso di costruire. La questione è venuta fuori nel momento in cui la ditta incaricata dai proprietari ha avviato la parziale demolizione

dell’immobile per poterlo ricostruire con le stesse caratteristiche dell’esistente (sempre abitazione ad una elevazione fuori terra)”.


Lo stesso comunicato stampa, parlava di una data tipologia di interventi, ossia "parziale demolizione dell’immobile e ricostruzione con le stesse caratteristiche dell’esistente “non è possibile in questa parte di territorio vincolata dal piano particolareggiato del cento storico".


E, ancora, "nello stesso comunicato stampa - scrive Maisano -: “Per tale ragione all’arrivo della ruspa è scattato il controllo da parte del Comune”. Il consigliere sottolinea come secondo le dichiarazioni del sindaco la ditta Scolaro Stefania “ha avviato una pratica con l’ufficio tecnico e con la Soprintendenza, così come previsto dalla legge. "Pratica che nel giugno dello scorso anno era stata oggetto di diniego da parte del Comune, nonostante l’autorizzazione della stessa Soprintendenza proprio perché il progetto parlava di “demolizione e fedele ricostruzione”.


Successivamente, la ditta proprietaria ha riproposto il progetto, riottenendo una nuova autorizzazione dell’ente di tutela dei beni culturali per manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Sulla scorta di questa ci è stata trasmessa una nuova Scia e sono stati avviati i lavori”;


Il consigliere individua, poi, nell’ambito dello stesso comunicato, una specifica affermazione del sindaco: “Quando però è giunta la ruspa per abbattere meccanicamente parte dei muri perimetrali è scattata l’ispezione degli uffici e la sospensione dei lavori”.


Infine, Maisano giunge alle conclusioni: "Come si evince dalla abbondante documentazione fotografica presente sui siti d’informazione e sui social, il Comune avrebbe disposto la sospensione dei lavori quando già la ruspa aveva demolito buona parte dello stesso Villino Liberty e, pertanto, sembrerebbe

inesatta, oltre che fuorviante, l’affermazione contenuta nel succitato comunicato stampa per

cui “all’arrivo della ruspa è scattato il controllo da parte del Comune”; dal succitato comunicato, sembrerebbe emergere l’approvazione da parte l’approvazione da parte del Comune del progetto di cui in oggetto e l’esistenza di apposito permesso di costruire; Che, tuttavia, contraddittoriamente, nello stesso comunicato si parla successivamente di Scia anziché di permesso di costruire; Che, alla luce di quanto riportato nel suddetto comunicato, non si comprende, quindi, se, alla luce della differente regolamentazione normativa, gli interventi in questione fossero realizzabili tramite semplice SCIA o tramite richiesta di permesso di costruire;vChe, non si comprende pertanto quale tipologia di atto abbia in concreto presentato al Comune la Ditta Scolaro Stefania per gli interventi di cui in oggetto; Che, alla luce di quanto dichiarato dal Sindaco - nell’ambito suddetto comunicato, non si comprende altresì quali modifiche siano intervenute rispetto al precedente progetto/pratica presentata dalla Ditta Scolaro Stefania e oggetto di apposito diniego da parte del Comune.


In

1) Se gli interventi di cui in oggetto potevano essere realizzati tramite segnalazione

certificata di inizio attività (SCIA) o se, invero, richiedessero apposito permesso di

costruire;

2) Se e per quali motivi il Comune, come si evince dal succitato comunicato stampa, ha

rigettato la richiesta di permesso di costruire presentata dalla Ditta Scolaro Stefania nel giugno 2023;

3) Se e per quali motivi, il Comune ha approvato - come si evince dal succitato comunicato stampa - il progetto relativo ai lavori in questione riproposto dopo la precedente bocciatura da parte del comune e se lo stesso progetto approvato prevedesse, come poi in effetti avvenuto, la demolizione dello storico Villino Liberty di Via Cumbo Borgia, n. 132;

4) Se e per quali motivi, il Comune ha rilasciato - come si evince dal succitato comunicato stampa – permesso di costruire per gli interventi di cui in oggetto e quali sono state in tal osenso le modifiche apportate dalla Ditta rispetto al progetto presentato nel 2023 dalla stessa e oggetto di precedente diniego da parte del Comune;

5) Per quali motivi il Comune, nonostante la Scia riportata nella cartellonistica affissa all’esterno dell’area interessata dai lavori di cui in oggetto, riporti la data del 06/10/2023, ovvero oltre un anno fa, abbia riscontrato la difformità dell’intervento rispetto al piano particolareggiato del centro storico e sia conseguenzialmente intervenuto per la sospensione dei lavori solo in data 15 novembre 2024 (come si desume dal succitato comunicato stampa), quando già si era, peraltro, proceduto alla parziale demolizione dello storico immobile;

6) Quando sono stati effettivamente e formalmente avviati i lavori di cui in oggetto e se di ciò il Comune sia stato formalmente informato tramite apposita comunicazione dalla Ditta Scolaro Stefania e, in caso affermativo, in quale data;

7) In che data il Comune ha quindi ha avuto formale notizia o comunque contezza dell’avvio dei lavori di cui in oggetto;

8) Per quali motivi dalla data della succitata Scia risalente al 06/10/2023 o comunque dalla data di effettivo avvio dei lavori, fino alla demolizione parziale del Villino Liberty di Via Cumbo Borgia n. 132 non siano stati compiuti sopralluoghi e/o controlli e/o verifiche di rito da parte dei competenti uffici comunali e riscontrata, per l’effetto, la difformità degli interventi di cui in oggetto dal piano particolareggiato del centro storico;

9) Con quale tipologia di atto o di provvedimento è stata disposta la formale sospensione dei lavori di cui in oggetto e per quale motivo lo stesso non sia stato tempestivamente pubblicato all’albo pretorio on line dell’ente;

10) Per quali ragioni il Comune non abbia disposto – al pari di quanto già avvenuto per altre violazioni urbanistiche riscontrate sul territorio comunale (si veda in tal senso l’Ordinanza Dirigenziale n. 299 del 03/12/2024) – d’ufficio della Segnalazione l'annullamento Certificata di Inizio attività relativa agli interventi di cui in oggetto;

11) Quali atti e/o provvedimenti e/o iniziative conseguenziali alla sospensione dei lavori di cui in oggetto intende adottare l’ente – alla luce della vigente normativa in materia e delle previsioni urbanistiche comunali – a seguito della parziale demolizione dello storico Villino Liberty;

12) Sulla base di quali motivazioni la Soprintendenza di Messina - come riportato dal succitato comunicato stampa e dichiarato nello stesso dal Sindaco – abbia autorizzato, per quanto di competenza, gli interventi di cui in oggetto in prima ed in seconda istanza e quali siano le differenze intercorrenti tra le due autorizzazioni rilasciate dallo stesso ente.

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