
L'attore britannico di fama internazionale Vincent Riotta ritorna volentieri nella sua terra d'origine, la Sicilia, dove trascorre le vacanze estive e ritrova gli amici siciliani. Dopo aver ricevuto al “Gran Galà in TV“, la scorsa estate, il Premio di Telespazio per essersi distinto come eccellenza nel mondo, quest'anno ritorna a Milazzo come ospite del Festival del Cinema Italiano. La rassegna cinematografica, per la prima volta in Sicilia, sarà diretta dal regista milazzese Franco Arcoraci, che sta gestendo l'intera organizzazione dell'evento più atteso dell'autunno 2022.
Vincent Riotta è un attore britannico ma le sue origini sono italiane. I suoi genitori erano di Mussomeli, un paesino in provincia di Caltanissetta, dove ancora vivono alcuni suoi parenti. Si è formato alla Royal Academy di Londra, dove ha studiato recitazione. Svolge la sua attività di attore tra la Gran Bretagna e l'Italia. È molto attivo sia in televisione sia al cinema. In Italia è noto per aver partecipato alla serie "Il capo dei capi", interpretando la parte del pentito di mafia Tommaso Buscetta. Nel 2017 è stato insignito del premio "Vincenzo Crocitti" nella categoria Carriera internazionale.
Deve parte della sua fama all'essere stato Tommaso Buscetta nel film Enzo Monteleone e Alexis Sweet "Il capo dei capi". Sono tantissimi i film in cui ha preso parte, ne indichiamo soltanto alcuni. Tra le pellicole televisive, Squadra antimafia - Palermo oggi, La mafia uccide solo d'estate - Capitolo 2, Don Matteo 5, Giovanni Falcone - L'uomo che sfidò Cosa Nostra. Al Cinema il numero dei film è sempre elevatissimo. Tra questi Il sesto giorno - La vendetta, regia, Amare per sempre (In Love and War), Los Angeles - Cannes solo andata, Butterfly zone - Il senso della farfalla, Natale a Londra - Dio salvi la regina. Nell'ambito teatrale ha curato la regia di The Dumb Waiter - Il calapranzi, scritto da Harold Pinter.
Non solo attore ma anche coach. Vincent, che ha all'attivo più di trent'anni di esperienza maturata negli USA, nel Regno Unito e in Italia, ha ideato un metodo di insegnamento che ha chiamato “Le 5 regole d’oro della recitazione“.
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