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Redazione

E' bastato uno scudetto per sgretolare tutto: anche Lukaku andrà via dall'Inter



Dopo tanti anni di attesa l'Inter torna a vincere lo scudetto, vittoria non pienamente goduta dai tifosi, alla luce dell'estate da incubo che quest'ultimi stanno attraversando a causa delle dolorose partenze di Hakimi prima e Lukaku a breve.

Viviamo in un'epoca dove nel calcio non ci sono più certezze, le fredde dinamiche economiche prendono il sopravvento sulle emozioni che caratterizzano il gioco più bello del mondo.

Al giorno d'oggi, l'attaccamento alla maglia, i valori e il sentimento d'amore verso la squadra per cui si gioca sono vani, di fronte alle palate di milioni che piovono dal cielo come se nulla fosse; come se nulla fosse nel verso senso della parola, considerando che il calcio sta attraversando un periodo economicamente instabile causa covid, ma alcune squadre continuano a sperperare milioni di euro come se nulla fosse, alla faccia del fair-play finanziario.


Lukaku andrà via dall'Inter, ormai si attende solo l'offerta definitiva da parte Chelsea, 130 milioni di euro cash più 12 milioni di euro l'anno al giocatore, che con i bonus arriverebbero fino a 15, attualmente il belga ne percepisce 8 all'anno.

Cifre che farebbero vacillare chiunque.

Direbbero così i cinici economisti del calcio in un'era in cui baciare la maglia non significa praticamente più nulla.


Big Rom lascia l'Inter dopo appena due stagioni in cui ha siglato 64 reti in 95 partite, i meneghini perdono il suo bomber, e tutto ciò rischia di creare un effetto domino, che potrebbe indirizzare altri giocatori ad abbandonare la casacca nerazzurra per evitare di sposare un progetto al ribasso.

La partenza del gigante belga non è imputabile ad Ausilio o Marotta, ma l'ordine di vendere arriva direttamente dalla presidenza Zhang, dove nessuno è incedibile, di fronte all'obiettivo di risanare una difficile situazione societaria dal punto di vista economico.


Dopo Hakimi il più ''sacrificabile'', via anche il numero 9 belga che ha conquistato la tifoseria nerazzurra a suon di gol.

Adesso i dubbi che risiedevano nella situazione societaria dell'Inter si spostano inevitabilmente sul campo.


Piero Inferrera

Foto: Telespazio

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