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Erosione costiera a Villafranca Tirrena, lo stato dell’arte in vista del maltempo. Incubo mareggiate per i residenti

Redazione

Le ultime notizie che ci giungono dai vari esperti sul territorio, ipotizzano una fase di severo maltempo a partire già dalla giornata di domani, venerdì 18 ottobre. Com'è ormai consuetudine, in previsione di piogge copiose accompagnate da forti raffiche di vento e possibili mareggiate, sale il livello di preoccupazione generale.

Nell'ambito del dissesto idro-geologico, di cui ormai si discute e si cerca di porvi rimedio da diversi anni sia da parte delle amministrazioni locali che regionali, si colloca anche l'argomento dell'erosione costiera sul lungomare di Villafranca Tirrena.

Per comprendere meglio quali sono le azioni mirate a contenere il fenomeno e a garantire sicurezza per cose e persone occorre fare un passo indietro.

Nel febbraio del 2021, il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Siciliana, annunciava il progetto di un'opera di riqualificazione per il litorale di Villafranca Tirrena.

"E’ l’obiettivo che la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci ha inserito nella pianificazione generale e per la quale si stanno compiendo celermente i dovuti passaggi tecnici e procedurali", citava la nota stampa, aggiungendo che "è stata infatti aggiudicata la progettazione esecutiva. A redigere il documento e a eseguire i rilievi sarà una équipe di professionisti coordinata dalla Dinamica srl di Messina”.


Si chiude così il cerchio su una vicenda che risale al 2009, quando venne effettuato il primo intervento di manutenzione. Cinque anni dopo ne seguì un altro ma, di fatto, senza grandi progressi: il lungomare Cristoforo Colombo richiedeva lavori di messa in sicurezza e un ammodernamento dell’area, unitamente a misure di protezione dell’arenile. Ed è proprio questa la direzione che è stata presa per i 1.200 metri circa di litorale, con un miglioramento della funzionalità e con un recupero ambientale e paesaggistico del sito che ha una forte vocazione turistica. E la presenza di numerose strutture ricettive e balneari ne è una dimostrazione. Nella zona, che ha una classificazione R4, di rischio molto elevato, verrà ripristinata la barriera radente, contigua alla viabilità perdonale e carrabile, e garantito il ripascimento naturale con sabbia e ghiaia, oltre alla risagomatura della battigia, seriamente compromessa dall’azione erosiva dei marosi. Il progetto prevede la demolizione di alcuni muri di contenimento sia presso la zona Divieto sia in via Baronia. Si procederà infine con l’estensione della zona pedonale e con la collocazione di impianti di illuminazione."

Nel gennaio del 2023 il Gruppo di Minoranza Consiliare-Villafranca Libera inviava una mozione dall'amministrazione comunale di Villafranca Tirrena, sottolineando nel documento redatto che" il problema non è mai stato risolto o quantomeno non si è mai provato a risolvere", suggerendo all'amministrazione in carica l'utilizzo di barriere New Jersey in cemento che "potrebbero essere adatte alla risoluzione dei problemi". Il gruppo sottolineava che la soluzione individuata eviterebbe ulteriori costi e l'impiego di "mezzi meccanici ed operai per la pulizia e il ripristino della strada in quanto le barriere permettono all'acqua di entrare e di riuscire ma non ai detriti quali sassi e sabbia."

Da alcune segnalazioni giunte dagli abitanti del comprensorio tirrenico, infatti, durante le mareggiate la strada che affaccia sul lungomare diventa spesso impercorribile per la presenza di fango e detriti trasportati dal mare.

Ad oggi, il Comune ha messo in pratica alcuni accorgimenti in attesa delle opere strutturali

poste in essere, e sottolineando la fragilità costiera anche nell'ambito del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, essendo l'area individuata possibile sede di cantiere.


di Valeria Morabito

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