I lavori a rilento sulle autostrade A19 e A20
- Redazione Telespazioplay
- 7 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 15 dic 2022
I dipendenti Cas chiedono il contratto di riferimento CCNL

Lavori a rilento, e voglia di migliorare le cose spingono a cercare come meglio vedere miglioramenti per le autostrade di casa propria, non a caso ci si riferisce alle A18 e alla A20 che, da diverso tempo sono ridotte ai minimi termini con doppi sensi e rattoppi al manto stradale. Mentre nel suo profilo fb l’Assessore Marco Falcone in un post del 23 maggio scorso scriveva “ Stiamo garantendo pagamenti e commesse grazie al risanamento da noi attuato del Consorzio Autostrade Siciliane, ex carrozzone che oggi porta frutti al territorio” i sindacati, in attesa del piano economico dell’Ente Cas, sostengono che le ditte che operano in autostrada Messina- Palermo e Messina- Catania sono indietro con i pagamenti non di giorni ma bensì di semestri e forse anche di anni.
Il tempo passa, ma per chi è personalmente coinvolto, come i dipendenti del Cas, le cose non passano inosservate specialmente se, molto probabilmente si prospetta che 350 dipendenti prestissimo possano restare senza stipendio come lo scorso gennaio - febbraio. Nonostante da Febbraio 2021 il Cas, concessionaria autostradale del Mit, sia diventato Ente economico, la “vigilanza” sembra ad oggi non assecondare gli impegni presi con i sindacati di categoria. Da 12 anni i dipendenti aspettano il contratto di riferimento CCNL e nonostante più di 20 contrattazioni con il cda, i dipendenti del Cas, hanno ottenuto solo l’applicazione delle tabelle contrattuali.
Quale migliore soluzione potrebbe essere trovata se il Cas, sotto vigilanza del Ministero, avendo bisogno di ingenti somme, una volta incassate dovrebbe, secondo quanto espresso dai diretti interessati, spendere queste per il pagamento dei dipendenti, la straordinaria manutenzione e poi le imprese. Invece l’avanzamento dei lavori dell’Autostrada del SudEst, malgrado la crisi e il boom dei prezzi delle materie prime viene ritenuto, dallo stesso Falcone, un punto di arrivo raggiunto negli orizzonti infrastrutturali del sistema dei lavori pubblici della Regione Siciliana. L’assessore delle infrastrutture e mobilità riferendosi sempre alla ModicalIspica orgogliosamente ha parlato di obiettivi che devono diventare la normalità per l’Isola “Cantiere in regola e posti di lavoro garantiti: una nuova autostrada per la Sicilia.”
A questo punto è doveroso chiedersi a quando questo orizzonte se, sulla gestione finanziaria, l’assessorato si è visto l’ennesimo colpo, con la mancata approvazione in legge di stabilità regionale o finanziaria, sulla proposta di un prestito al Cas di 10 mln di euro?
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