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Inaugurato un tratto della v. Don Blasco. Cerimonia di scopertura della statua “Messina”



Oggi, sabato 12, è stata inaugurata l’apertura di un tratto della nuova via don Blasco circa 3 km, con la cerimonia di scopertura di una scultura bronzea allocata nella rotatoria Santa Cecilia realizzata dal maestro Alex Caminiti.

Presenti oltre il Sindaco Cateno De Luca e gli Assessori, Salvatore Modello, Dafne Musolino, Massimiliano Minutoli, Enzo Caruso, anche i rappresentanti delle società partecipate, le autorità civili, militari e religiose e alcuni cittadini.

“Ringrazio il maestro Alex Caminiti per quest’opera donata alla Città con amore e spirito di sacrificio, ringrazio i nostri concittadini per avere contribuito con il loro sostegno economico alla realizzazione della Statua, denominata ‘Messina’, che nella sua collocazione è motivo di abbellimento di uno degli assi viari più importanti e strategici della città”, ha detto il Sindaco Cateno De Luca. La cerimonia di scopertura si è conclusa con un momento di preghiera e la benedizione dell’opera da parte di Mons. Gaetano Tripodo, decano del capitolo dei canonici della Cattedrale “per la sua posizione rivolta al mare come la Madonnina del Porto che domina la città, preghiamo – ha detto Mons. Tripodo – affinché Messina possa rinascere da quelle macerie e risplendere attraverso la natura meravigliosa della quale è dotata, lo Stretto e il suo Mare”.

La Statua “Messina” rappresenta una giovane figura femminile coronata da torri. L’allegoria trae origine dalla storia più antica della città. Sin dal Medioevo, la città di Messina adottò lo stemma civico con tre castelli, i maggiori che chiudevano l’abitato: Castello o Palazzo Reale a sud; il cosiddetto “Castellaccio” sulle colline ad ovest e il castello di Matagriffone a nord. La raffigurazione di questi tre castelli quale emblema della città è documentato nel 1606 da Giuseppe Buonfiglio. Per questa ragione la città di Messina è stata sempre raffigurata nell’effigie di una donna in abiti classici con il capo coronato da tre torri. Per sottolineare il carattere indomito e guerriero della città, ai lati dei fianchi del personaggio Alex Caminiti, ha collocato una spada e un’ascia, che hanno sempre distinto Messina nelle vicende belliche che l’hanno vista protagonista in difesa della sua libertà e dei suoi privilegi. Ma anche l’indole combattiva che l’ha vista, nella sua lunghissima risorgere, risorgere sempre dalle sue ceneri, come l’Araba Fenice. Sul gonnellino della Statua sono presenti altri due simboli. A destra, il leone rampante che allude alla forza della città sin dai Vespri Siciliani, come quello alto 4 metri ubicato al quarto piano del campanile accanto al Duomo che a mezzogiorno per tre volte agita l’asta con il vessillo crociato di Messina, muove la coda e ruggisce. A sinistra, la moneta del Messanion, coniata durante la tirannia di Anassila a Messina, già tiranno reggino, fra il 491 e il 480 a.C. al recto la lepre e al verso la biga che rappresentavano le due passioni di Anassila: le corse e la caccia. Caminiti ne raffigura il recto con la lepre corrente e la scritta “MESSANION” (pare che il tiranno, abile cacciatore, abbia introdotto la lepre in Sicilia).




Sempre oggi il Sindaco Cateno De Luca e l’Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello hanno effettuato un sopralluogo nelle vie Cicerone, Malvagna e vico I Peculio. Un nuovo progetto di riqualificazione prevede interventi di un costo complessivo di 396.935,00 euro, di cui 336.740,00 euro per lavori, comprensivi di 5.628,10 euro per oneri sicurezza, e 60.195,00 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. I lavori sono in fase di appalto ed inizieranno nel mese di marzo 2022 e riguarderanno la sistemazione dei marciapiedi esistenti e la realizzazione di nuovi; la realizzazione di condotta acque meteoriche con il convogliamento delle acque piovane; l’esecuzione di pozzetti e cavidotti per la successiva collocazione di impianto di pubblica illuminazione; la realizzazione della sede stradale con l’utilizzo di basole in pietra lavica, precedentemente rimossi da lavori sulle sedi stradali cittadine, in possesso dell’Amministrazione; e le opere di arredo urbano. “Siamo assolutamente soddisfatti – ha aggiunto l’Assessore Mondello – per avere mantenuto l’impegno ma soprattutto perché attraverso questi e altri progetti oggetto di linee di indirizzo, dettate da apposite Delibere di Giunta, cancelleremo i segni di degrado e abbandono del centro e dei villaggi per restituire il decoro urbano e migliorare la qualità della vita dei nostri amati concittadini”.

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