Questa mattina la Vara è stata ruotata di 90°. Come nelle stampe pre-terremoto di Michele Pianebianco, Giovan Francesco Biccaccini e di altri autori di litografie del tempo, il Carro votivo é stata rivolto verso la facciata della Cattedrale, prospiciente il Portale.
Secondo i canoni del Teatro Mobile del XVI secolo, su indicazione dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, in accordo con l’Assessore Massimiliano Minutoli e l’arch. Nino Principato, è stato recuperata così, l’antica simbologia: “Gesù porge l’Anima di Maria a Dio Padre”, raffigurato nella parte sommitale del Portale del Duomo.
“È arrivato il momento che i messinesi recuperino significati e simboli – dichiara l’Assessore Enzo Caruso – legati alla tradizione, senza i quali ogni rappresentazione risulta amorfa e svestita di contenuti. In passato ogni pietra ed ogni scultura aveva precisi riferimenti alle Scritture o alla mitologia, all’epica o ai versi di sommi poeti e che costituivano la parte più importante della realizzazione di un’opera: l’Ideazione e la progettazione. Personaggi come Mauroli, Polidoro, Montorsoli, Giuntalocchi, Ferrante Gonzaga rappresentavano per Messina l’elite del pensiero, della matematica e dell’architettura. Monumenti e Fortificazioni erano realizzate con precisi dettami di cui oggi abbiamo perso le tracce e delle quali sentiamo il bisogno di recuperare”.
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