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Milazzo, Consiglio straordinario sul Fogliani, pronto soccorso e PNRR. Presenti diversi deputati



Quasi tre ore di consiglio comunale straordinario sull’ospedale di Milazzo per mettere a fuoco tutte le criticità sanitarie del territorio alla presenza del commissario Asp Bernardo Alagna, il direttore sanitario Domenico Sindoni ed i deputati regionali Galluzzo, Lo Giudice, Amata, De Luca e Laccoto.

In apertura sono stati i consiglieri Lorenzo Italiano, Antonio Foti, Massimo Bagli, Pippo Doddo e Danilo Ficarra a rappresentare quelle che sono le situazioni che penalizzano l’utenza sia all’interno del “Fogliani” ma anche nella risposta che si attende dalle strutture amministrative dell’Asp per il rilascio, ad esempio, di una esenzione ticket o per il cambio del medico di base. E tutti hanno auspicato che dagli impegni si passi alla fase della concretezza.

Il sindaco Pippo Midili si è soffermato sulle carenze di personale medico e sulla scelta dell’Asp di inserire nella progettualità del Pnrr, il vecchio Ospedale di Vaccarella, secondo cui sarebbe necessaria chiarezza sulla realizzazione dell’ospedale di Comunità, come struttura integrativa dell’attuale presidio.

Midili riferendosi poi al possibile trasferimento del Ser-d a Giammoro ha annunciato di aver concordato con l’Asp la possibilità di mantenere a Milazzo una parte dell’offerta sanitaria realizzando lunedì un sopralluogo in strutture provvisoriamente in sostituzione, auspicando non interventi che assicurino la complementarietà degli ospedali di Milazzo e Barcellona, ovvero azioni che garantiscano ad entrambe la piena autonomia funzionale.

Il commissario Asp Bernardo Alagna dopo aver ribadito la necessità di alcune riforme che già sono in atto come il cambio medico gratuitamente da casa, attraverso il CAF oppure in farmacia, si è soffermato sul pronto soccorso dell’ospedale di Milazzo che ha registrato nell’ultimo anno ben 28 mila accessi. “Ho verificato personalmente le criticità esistenti e da quello che ho visto lo avrei chiuso subito. Non è strutturato per assorbire tutti gli utenti che vi si rivolgono e per questo contiamo di spendere i due milioni a disposizione per renderlo idoneo a tali scopi. E’ un primo passo ma occorre cominciare a darsi piccoli obiettivi e sarei felice di andare via a fine mandato avendo dato un pronto soccorso nuovo a Milazzo.”

Spazio quindi agli interventi dei deputati. Pino Galluzzo ha proposto di realizzare un nuovo ospedale che abbia la somma dei posti letto di Milazzo e Barcellona (circa 300) per assicurare all’utenza una struttura all’avanguardia. “Ma per realizzarla occorre coinvolgere principalmente il territorio, le istituzioni locali, le Amministrazioni, i Consigli comunali, che rappresentano i cittadini”.

“Mi piace l’idea espressa da Galluzzo ha detto a sua volta il deputato Danilo Lo Giudice ma mi preme dire che non c’è programmazione. Siamo già indietro con il PNNR. Sarebbe stato opportuno invitare qui l’onorevole Razza perché è con lui che dobbiamo parlare perché altrimenti stiamo parlando del nulla”.

Per Elvira Amata “la carenza del personale sanitario è un grosso problema che nasce dal numero chiuso della facoltà di medicina. Non possono essere gli anestesisti di Milazzo che coprono i turni su tutto il territorio, mentre Pippo Laccoto ha sottolineato di aver attenzionato da tempo il problema con ben tre interrogazioni, soffermandosi poi sul problema degli anestesisti, riferendo del concorso regionale che ha fatto registrare la dolente nota di coloro che si sono piazzati nei primi posti ed hanno optato per strutture più grandi.

Per l’esponente dei 5 Stelle, Antonio De Luca, “il problema del personale va affrontato immediatamente, anche perché le carenze non riguardano solo gli anestesisti ma tante altre figure. A Milazzo ci sono liste d’attesa lunghissime e questo contribuisce ad allontanare le persone dal presidio tirrenico. La direzione sanitaria non può limitarsi a trovare giustificazioni e deve assumersi le proprie responsabilità. Per quanto riguarda inoltre l’edilizia sanitaria, va detto che le risorse ci sono e non sono solo quelle del PNRR, destinate agli investimenti sulla sanità territoriale. Esistono anche i fondi stanziati dal Ministero, ma il problema principale è che mancano programmazione e progettazione. In questi anni, l’Assessorato regionale e l’Asp di Messina non sono stati molto efficienti sotto il profilo della spesa”.

In chiusura Lorenzo Italiano si è detto contento che il confronto originato da una richiesta del suo gruppo politico abbia originato il dibattito, auspicando che il Consiglio resti aperto per analizzare cosa sarà fatto nei prossimi mesi, mentre il sindaco Midili ha concluso invitando “a fare squadra come territorio e camminare tutti sulla stessa linea”.

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