La sua lettera comincia in maniera rispettosa indirizzando all'Ufficio relazioni istituzionali regionale di Poste Italiane tutto il suo malcontento che è anche il cumulo del malcontento di tanti e tanti cittadini che si vedranno sottrarre l’ufficio di poste magari vicino la propria abitazione. Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune Libero Gioveni si impone su questa assurdità. Perché chiudere un ufficio di servizio pubblico che afferisce a zone periferiche della città e che copre un agglomerato densamente popolato significa gettare nel baratro vecchietti che vanno a ritirare la pensione o a pagare la bolletta della luce? Così scrive direttamente ai responsabili: l’Ufficio Relazioni Istituzionali Territoriali Sicilia

“Siamo rimasti in tre, tre somari, tre briganti sulla strada longa longa di Girgenti…” La canzone di Domenico Modugno da "Rinaldo in campo" diceva esattamente così ma qui il concetto è proprio inverso bisognerebbe revisionarlo con siamo scomparsi in tre sulla strada longa longa di Messina. Ci riferiamo coscientemente e vergognosamente alla chiusura annunciata di due/tre uffici di Poste Italiane che dal prossimo 20 gennaio intendono abbassare la saracinesca alle sedi dei villaggi Camaro Inferiore e Massa San Giorgio (con la denominazione di ufficio Castanea delle Furie) nell’hinterland peloritano fino a questa mattina. Di poche ore fa la notizia che si sia aggiunto anche la filiale di San Flippo Superiore.
Stamattina vi abbiamo raccontato la reazione del consigliere della Terza Municipalità Alessandro Geraci ed ora vi riportiamo il percorso di Libero Gioveni sempre dalla parte dei cittadini a prescindere dal colore politico. Qui nel ruolo di Capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Zanca. In questi ultimi giorni Gioveni, nella missiva infuocata a Poste Italiane e al sindaco di Messina Basile, chiarisce di aver appreso mediante segnalazioni dai preoccupatissimi residenti dei villaggi di Camaro San Luigi, Camaro San Paolo, Bisconte, Catarratti e Massa San Giorgio (tutte popolose zone della zona centro e della zona nord della città di Messina) dell’ormai prossima definitiva chiusura dei due strategici uffici postali come quelli di Camaro Inferiore e Massa San Giorgio, a cui fuori scrittura aggiunge anche San Filippo Superiore.
“Pur tentando di comprendere le ragioni (sicuramente dal vostro canto motivate e che ad ogni buon conto allo scrivente non sono note) che Vi hanno indotto a chiudere definitivamente questi due uffici – commenta il consigliere comunale - (sperando che non ve ne siano da chiudere altri da un elenco non ancora di mia conoscenza), io, da rappresentante del Civico Consesso, non posso non manifestarVi rammarico per tale vostra estrema decisione, sia per gli elevati disagi a cui migliaia di cittadini andranno inevitabilmente incontro, sia per il valore affettivo e sociale che tali uffici rappresentano anche sotto il profilo storico per tutti i villaggi descritti”.
“Quanto inevitabile ed immaginabile sovraffollamento determinerà la chiusura dell’ufficio di Camaro Inferiore nell’unica sede che rimarrà operativa dal prossimo 20 gennaio nell’intera e vastissima vallata di Camaro, ossia quella di Camaro Superiore, dove però andrebbero a confluire, oltre gli stessi residenti di Camaro Superiore, anche le migliaia di utenti di Camaro San Paolo, Camaro San Luigi, Bisconte e Catarratti, moltissimi dei quali anziani.
Anche la chiusura dell’unico ufficio postale di Massa San Giorgio che serve anche tutta la popolazione di Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia e Massa San Nicola, scatenerà l’Inferno.
Il minimo è determinare gli spostamenti di tutti gli utenti di questi territori (anche in questo caso rappresentati maggiormente da anziani) nei distanti uffici postali di Castanea o Spartà o persino di Villafranca Tirrena che addirittura è altro Comune.
Pertanto, in virtù di quanto sopra esposto, il consigliere comunale interroga Poste Italiane per volere rivalutare la decisione della chiusura degli uffici di Camaro Inferiore e Massa San Giorgio e continuare a garantire gli attuali livelli di efficienza dei servizi e delle prestazioni al pubblico che gli stessi uffici finora hanno mantenuto a beneficio di diverse migliaia di residenti messinesi.
Gioveni si augura di essere ascoltato per soddisfare le esigenze improrogabili della collettività.
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